Il vuoto ha ammantato la mia vita:
non abbastanza triste per ribellarmi
non abbastanza felice per bearmi
Il torpore dei sensi neutralizza i sentimenti.
No! Io voglio vivere!
Attratto dalle belle rose profumate
Intrappolato in un groviglio di rovi
Fuggirò tagliando qualche ramo spinoso
Anche se ad esso appeso vi è un fiore
La nebbia si diraderà rilevando cieli limpidi
Affinché possa vedere in lontananza
Non più ostacolato da intricate erbacce
Che ostacolavano minacciose la mia visuale
Io sono un portatore di luce
La torcia ardente nel mio cuore brucerà
Gli ostacoli crolleranno, riportando la libertà
Finche mantice respirerà il mio fuoco vivrà
venerdì 25 marzo 2011
Pettirosso volato via
Mi manchi pettirosso
La tua voce, la tua dolcezza, i tuoi occhi
Ma non mi manchi solo tu;
la donna che conobbi a carnevale e mi rubò il cuore con uno sguardo
Le risate di una sbronza felice. l’eccitazione del nuovo.
Le esperienze ed i sentimenti con te erano più intensi.
Ma perché non posso più assaporare il piacere delle piccole cose?
Costretto a spingermi oltre per provare qualcosa mi sono dato alla follia
Le maniacali depravazioni sessuali, la violenza ad esso connessa.
Non corro in cerchio: è un vortice che mi porta sempre più in basso
Dove andrò a finire? Cosa dovrà accadere affinché io mi ferma?
La mia ingordigia non conosce limiti! Ogni giorno fa un passo in più!
Andrò a consumarmi da solo?
Voglio di nuovo provare un amore spensierato e sincero,
non solo saziare i miei appetiti.
Come un aratro passo attraverso le vite degli altri,
lasciandoli indietro coi cuori spezzati e anime sanguinanti.
Mi manchi perché con te ero più puro, innocente…
Anche se tormentato da brama repressa.
I miei deliri erano solo divertenti e non inquietanti.
Mi sono perso nell’assuefante nebbia del piacere
La tua voce, la tua dolcezza, i tuoi occhi
Ma non mi manchi solo tu;
la donna che conobbi a carnevale e mi rubò il cuore con uno sguardo
Le risate di una sbronza felice. l’eccitazione del nuovo.
Le esperienze ed i sentimenti con te erano più intensi.
Ma perché non posso più assaporare il piacere delle piccole cose?
Costretto a spingermi oltre per provare qualcosa mi sono dato alla follia
Le maniacali depravazioni sessuali, la violenza ad esso connessa.
Non corro in cerchio: è un vortice che mi porta sempre più in basso
Dove andrò a finire? Cosa dovrà accadere affinché io mi ferma?
La mia ingordigia non conosce limiti! Ogni giorno fa un passo in più!
Andrò a consumarmi da solo?
Voglio di nuovo provare un amore spensierato e sincero,
non solo saziare i miei appetiti.
Come un aratro passo attraverso le vite degli altri,
lasciandoli indietro coi cuori spezzati e anime sanguinanti.
Mi manchi perché con te ero più puro, innocente…
Anche se tormentato da brama repressa.
I miei deliri erano solo divertenti e non inquietanti.
Mi sono perso nell’assuefante nebbia del piacere
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