venerdì 27 aprile 2012

Tu

E tu sei di nuovo lì a ridere di me
Della sfortuna che sempre mi assilla quando ci sei te
E nel tentativo di ignorarti faccio ancora più il tuo gioco
Perché sai che mi manchi, ma non lo ammetterei neanche col fuoco
Gioisci della mia sventura e denigri i miei successi
Ogni passo mio è falso trascinandomi  negli eccessi

Ma alla fine non sono io che piango
Perché le parole non le rimangio
Anche se dovrò morire nel fango
Senza di te ora mi arrangio

E tu non sei più lì a ridere di me
Della sfortuna la colpa non eri solo te
Perlomeno mi manchi meno
E ai miei vizzi ho posto un freno

giovedì 5 aprile 2012

Mens sana in corpore sano

Tutto converge nella stessa direzione: bisogna prendersi tempo per le cose, soprattutto per se stessi.
È inutile cercare di fare un cambiamento in una cosa quando si è impegnati in un'altra.
Il problema è volere risultati senza pagarne il prezzo, ed il prezzo è il tempo.
Il malvagio tranello sta nell’abbondanza di opzioni che ti acceca la ragione inducendoti alla via più semplice.
Le persone perse per le strade facili sono frustrate dalla propria inerzia e gelose dei progressi altrui.
Ma pur di non ammettere i propri errori inducono altri all’oblio di una vita mal spesa.
Facendoli credere che il tempo non ha valore e li inducono a perderne con cose effimere.
Ma nulla vale come il tempo che si dedica a se stessi. Alla coltivazione dei propri interessi e all’arricchimento della propria persona. Queste sono le uniche cose degne d’impegno.
Il resto è sprecato. Inutile ed obsoleto nonché dannoso alla salute psicofisica della persona.
Ma è difficile. Come tutte le cose buone e sagge hanno bisogno di energia per essere raggiunte.
Energia che oggigiorno pochi sanno di possedere oppure non sanno stimolarsi abbastanza per attivarla.
Ho già sprecato troppo tempo a volere delle cose che stavano al di là delle mie attuali capacità.
Il tempo stringe e mi sferza ad allungare il passo, ma i grandi balzi mi smarriranno nel labirinto della vita.