venerdì 23 marzo 2012

Esausto

Troppi impegni, troppi doveri
Che stanchezza che mi opprime
Voglio tutto ma non raggiungo niente
La mia energia persa, dissipata
Troppi obiettivi contrastanti
Solo la volontà mi tiene vivo
Prima che crollo in un sono agitato
Turbato dalla mancanza di tempo
Interrotto  dai doveri che chiamano
Corro fino allo stremo
Scappando dall’inerzia
Mio dolce ozio
Sdraiato all’ombra di un pigro Sole

martedì 20 marzo 2012

Castello

Una gelida brezza ti accarezza il volto
La pelle d’oca si spande su tutto il tuo corpo
Le stelle si riflettono nei tuoi occhi brillanti
E la luna profila il tuo corpo nell’oscurità
Ai piedi del castello in cima al monte
Torreggiamo sulla valle illuminata da mille lampioni
Io ho voglia di te e tu mi concedi il tuo favore
Allungo la mia mano e scivolo sotto la tua gonna
Come un ladro sfioro il tuo umido tesoro
Una promessa di sfida nel tuo sorriso
Mentre lentamente affondo dentro di te
I nostri respiri si fan profondi nell’aria fredda
I muscoli si tendono prima di rilassarsi
Come uno spasmo prima di morire

mercoledì 14 marzo 2012

Non sento nulla

Non sento il mio cuore che batte
Non sento l’odore della rovina
Non sento l’aspro sapore della sconfitta
Non sento le ferite che non si rimarginano
Non sento la solitudine che mi circonda
Non sento le grida urgenti in lontananza
Non sento il tuo sordo bussare alla porta
Non sento il dolore del cuore che muore
Non sento…
Non voglio…
sentire la tristezza dentro di me
di una vita senza di te

giovedì 8 marzo 2012

Felice festa della donna (un po' di politica...)

Sono più di 100 anni che si festeggia la giornata della donna, e in questo lasso di tempo i diritti delle donne sono cresciuti, non senza difficoltà, fino ad ottenere il diritto di voto (in Svizzera solo nel 1971). Ma la strada è ancora lunga per quanto riguarda il diritto al lavoro. Gli stipendi mostrano chiaramente una discriminazione in seno alle donne e anche la possibilità di carriera per una donna è spesso inferiore rispetto a quella di un uomo. Dove sta quindi la tanto decantata parità dei sessi?

Alcuni motivano la disparità per il fatto che le donne beneficiano di maternità e che quindi il datore di lavoro deve ridurre il rischio abbassandone il costo salariale. Ma, innanzitutto, anche gli uomini stanno via, anzi, vengono costretti a stare via, per parecchi mesi per andare a militare o a fare protezione civile. In più, i corsi ripetizione, che durano diverse settimane, si perpetuano negl’anni; le madri non mancano così tanto!

Quindi da dove arriva veramente questa disparità? Ci sono i soliti furbi economisti che motivano dicendo che dare alla donna lo stesso stipendio di un uomo provocherebbe dei costi miliardari alla Confederazione e che le piccole e medie aziende rischierebbero il fallimento se dovessero addossarsi questi costi supplementari.

Quindi non abbiamo alternativa che dire sì? Sostenere questa spirale della società di 2° classe dove si calpestano i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, che devono accontentarsi di quello che c’è, per salvaguardare l’economia Elvetica? Io penso che è giunta l’ora di tuffarsi nell’acqua fredda verso il progresso sociale!

lunedì 5 marzo 2012

Fantasma

Sei ancora qui?
Presenza svanita
Ma attaccata alla vita

Mi stai osservando?
Conosci i miei passi
Sono tuoi questi massi?

Cosa vuoi ancora?
Per me eri morta
E ti chiudo la porta