venerdì 13 febbraio 2009

È sbagliato andare contro l’amore

È sbagliato andare contro l’amore
Io provo ancora un sentimento
Nascosto e doloroso per Melanie

Ho cercato di lasciarla andare
Ho cercato di tramutarlo in odio
Niente me l’ha tolta dalla mente

Ma perché dovrei?
Non ho forse passato momenti bellissimi?
Certo che ne vale la pena di ricordarla con amore

Io non devo più combattere contro di lei
Devo accettare che lei non è più solo mia
E tenere ben stretto il pezzo di lei che mi ha donato

Io la amo e per sempre l’amerò
E come donna la desidererò
Ma con lei mai più tornerò

Dein Stolz ist nun zu Staub zerfallen

Dein Stolz ist nun zu Staub zerfallen
Der Wind der langsam Weht bringt dich fort
Meine Gedanken sind aber immer noch dein
Und was einst war ist immer noch dort

Es war schwierig dich zu verlassen
Und es scheint unmöglich dich zu vergessen
Was soll ich einsam noch tun?
Da du mich gefesselt zurück gelassen hast

Der Tod scheint die einfachste Lösung
Dabei ist es nur das Ende
Ich will nicht sterben: ich will leben
Jedoch bin ich an deiner Erinnerung gebunden

Wie kann ich dein teil meines Herzens herausschneiden?
Wie kann ich dich aus meinen Gedanken Verbannen?
Ich will nicht mehr weiter leiden
Am liebsten möchte ich dich verbrennen

Du hast mich getötet
Oder vielleicht war ich schon Tod
Und du hastest mich lediglich ins leben zurück gerufen
Aber nun will ich nicht mehr in die Gruft

Mord gelüste kommen auf
Mein zweiter Tod will ich rächen
Da ich den ersten nicht konnte
Aber dies ist falsch

Ich will vergeben und vergessen
Dabei bin ich der jenige der vergeben werden muss
Du hast mich zurück gerufen
Es liegt nun an mir nicht wieder zu Sterben

Veleno scorre nelle mie vene

Veleno scorre nelle mie vene
Violento mi fa soffrire le pene
Amore tramutato in odio nero
Niente ormai mi sembra vero

Incapace di gestire la mia vita
Mi sono abbandonato tra le tue dita
Ma tu, sopraffatta, non hai voluto
Alla fine, frustrato, ho ceduto

Nell’ira una colpa te ne faccio
Ma è sbagliato e lo saccio
Non avrei mai voluto pesarti
Ma l’ho fatto fino a lasciarti

Io non voglio tornare con te
So che così è meglio per me
Ma tue eri tutto quello che avevo
Ed io veramente ci credevo

Devo ancora disintossicarmi da te
Pensandoti mi viene nervoso senza perché
Tu non sarai mai come le altre donne
Con te ho fatto più che sollevar gonne

Come dissi; una parte di me resterà tua
Ricordalo senza rossore quando sei sua
Io vorrei tanto esserti amico caro
E nel buio usarti ancora come faro

giovedì 12 febbraio 2009

Cancrena

Mi sento impazzire
Come un folle penso a noi
Incurante di ciò che è stato
Penso alla vita con te
Ma verità è cambiata
Io non posso più stare con te
Il mio amore è ossessione
Non posso voler tornare
L’oscurità mi circonda
La luce è sparita
Il freddo mi assilla

Ho troppe foto

Qualunque cosa io faccia
Io penso a te
Troppe cose abbiamo passato
Tu sei una parte della mia vita
Senza di te mi sento morire

Annaspando aria
Cerco di non pensarti
Ma tu mi circondi
La mia casa è piena del tuo ricordo
I miei baluardi erano per troppo tempo tuoi
Non ho più protezione

Devo spogliarmi di te
Perché non voglio tornare
Ma il mio cuore non vuole morire

Maledetto computer

Maledetto computer
Tu mi tenti, tu mi torturi;
mi fai vedere ciò che non dovrei
mi riporti ciò che voglio aver perso

Lasciami tregua
Almeno per un attimo
Lasciami dimenticare
Ciò che non è più mio

Porto così tanta tristezza nel cuore

Porto così tanta tristezza nel cuore
Che non ricordo più la felicità
Ogni cosa possiedo svanisce
Lasciando solo il vuoto

Vagavo cieco nel mondo
Oziando per non vedere
Giorni persi nell’oblio
Lasciando correre la vita
Intrappolato nei miei cupi pensieri
Ormai consumati
Momenti belli
Ormai dimenticati
Rimangono le ferite
Irrimediabilmente marcati
Ricordi passati
E amori perduti


Il suo amore bastava per entrambi
Io l’amai, perché mi sentivo amato

Lentamente sbiadisce

Lentamente sbiadisce
Ma come un fulmine torna
Non posso far altro che trattenermi
Non posso cercarla
Il caos mi divorerebbe

Posso solo attendere
Tutto passa
Basta lasciarlo passare

Fine

Posso spiegarle…
In realtà non l’amo più
Almeno credo
Ma perché allora ci penso tanto
La verità:
Era l’unica cosa che avevo
È vero; non mi piace più
I suoi difetti divennero insormontabili
Non era la donna che ho sempre desiderato
E lei lo sapeva, ma ci sperava
Come una brava psi
Ha cercato di cambiarmi
Io innamorato ho fatto quello che potevo
Ma i nostri mondi sono troppo differenti
Io non posso vivere così
Nulla di quello che mi serviva ricevevo
Solo lo scontento cresceva
E alla fine, la fine

Devo dimenticarti

Devo dimenticarti
Ma non ci riesco
Vorrei abbracciarti
Far finta di niente
Forse amarti
Vederti solamente
Un po’ accarezzarti
Ma se tu fiati
Torna la realtà

Cosa ci fai qua?
Nulla è perduto
Ma dovrebbe esserlo
Perdonarmi
Dimenticarmi
Non hai potuto
Ma non importa
Io ho ceduto
Ho varcato la porta
Solo partirò
E non tornerò

Inverno

Piano cade la neve
Ammantando il mondo
di silente frigidità
Il gelo penetra nelle ossa
soffocando ogni focolare

Ogni rumore svanisce
inghiottito dal silenzio
La fertile terra rattrappisce
dura come ghiaccio
non nutrendo più la vita

L’inverno uccide,
ma unisce i superstiti
Li salda insieme
per affrontare la sfida
di una nuova estate

Disgregazione

Le mie vene sono vuote,
il mio corpo freddo,
la mia anima sparita

Che gioie perse nell’oblio,
quale amore mi rimane
a scaldarmi le fredde membra?

Il tocco della primavera
arriva troppo tardi ormai,
la nuova vita mi decompone

Ultimo

Cadrai nel mio vuoto.
Schiuderai gl’occhi troppo tardi.
L’illusione sparisce lasciando l’oblio.

Mi trapassasti con lo sguardo,
ma non guardando me,
incurante della mia depressione.

Ora che sono morto,
anche il tuo castello d’orgoglio cade
e nulla che tu possa fare potrà riparare.

Mi lasciasti morire in agonia
per non ammettere i tuoi torti;
il tuo egoismo mi ha ucciso.

Il dolce silenzio

Rubini mi scivolano dalle dita
infrangendosi sulla neve soffice
macchiando il gelo di rosso

Quale dolore mi spinse
sprecare il mio nettare
incidendo il mio polso

Il mio cuore batte,
sempre più debole,
facendomi dissanguare

Gocce scarlatte
tingono la neve
formando gelide orme

I rumori svaniscono
sovrastati dall’oblio
dell’loro stesso eco

O freddo che m’avvolgi
ghiaccia il mio sangue
affinché io non muoia