mercoledì 7 maggio 2014

Perso

Mi sento sempre più perso
Molte idee mi girano nella testa
Ma ogni volta che cerco di concretizzarle
La mia mente affonda nel miele
La stanchezza e lo stress paralizzano ogni agire
Prendo una penna e perdo la concentrazione
Prendo un foglio ed il sol rumore mi distrae
Faccio fatica a pensare, a muovermi, a respirare
Sono stanco fin nelle ossa che ormai son piombo
Riesco a stento a tenere gli occhi aperti
Fare quel poco da poter dire che sono ancora vivo
Vorrei dormire, riposarmi, rilassarmi
Ma so che non dormirò
Quando la mente viene liberata a morfeo
Esso mi bombarda di visioni angoscianti
Cose da fare che si accumulano in un eterno circolo vizioso
Come delle idra cercano di annientarmi
Successi offuscati da nuovi problemi
Sempre più complessi, sempre più urgenti
Come faccio trovare sonno quando il mondo mi cade addosso?
Come faccio a riposare quando sembra che chiunque abbia bisogno di me?
Mi sento i doveri di un padre addosso
Quando in realtà sono solo un figlio
Che si sta trasformando in uno spirito
Notte mia amata, vorrei abbandonarmi tra le tue dolci braccia
Ma il tuo silenzio è offuscato dalle grida confuse che risuonano nella mia testa
Solo l’alcool riesce a dare sollievo alla mia frustrazione
Un sonno agitato è pur sempre sonno
E ogni notte è meglio di qualunque giorno