Dolce nettare scorre impetuoso
Ti sento pulsare sotto la pelle
Candida e orribilmente fragile
È ciò che t’avvolge contenendoti
Un leggero movimento
La lama t’incide la carne
Un rivolo di sangue
Il mio sorriso assetato
Tu non temi il mio verdetto
Qualunque sia tu ti pieghi
Non vuoi più scegliere
T’abbandoni tra mie braccia
Il dolore che provi per mano mia
È una manna rispetto e quelle del mondo
Le atrocità che hai vissuto
Il male che hai incontrato
Io sono solo uno sfogo
Uno strumento per metabolizzare
Nella realtà non esisto
Solo illusione e dolore
giovedì 27 agosto 2009
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