venerdì 25 marzo 2011

Pettirosso volato via

Mi manchi pettirosso
La tua voce, la tua dolcezza, i tuoi occhi
Ma non mi manchi solo tu;
la donna che conobbi a carnevale e mi rubò il cuore con uno sguardo
Le risate di una sbronza felice. l’eccitazione del nuovo.
Le esperienze ed i sentimenti con te erano più intensi.
Ma perché non posso più assaporare il piacere delle piccole cose?
Costretto a spingermi oltre per provare qualcosa mi sono dato alla follia
Le maniacali depravazioni sessuali, la violenza ad esso connessa.
Non corro in cerchio: è un vortice che mi porta sempre più in basso
Dove andrò a finire? Cosa dovrà accadere affinché io mi ferma?
La mia ingordigia non conosce limiti! Ogni giorno fa un passo in più!
Andrò a consumarmi da solo?
Voglio di nuovo provare un amore spensierato e sincero,
non solo saziare i miei appetiti.
Come un aratro passo attraverso le vite degli altri,
lasciandoli indietro coi cuori spezzati e anime sanguinanti.
Mi manchi perché con te ero più puro, innocente…
Anche se tormentato da brama repressa.
I miei deliri erano solo divertenti e non inquietanti.
Mi sono perso nell’assuefante nebbia del piacere

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