mercoledì 27 maggio 2009

Occhi bendati

Il rumore dello sfilarsi di vestiti.
Un fruscio di chi s’avvicina sul letto.
La brezza di un respiro sulla pelle.
Rabbrividisci e sorridi.
Non mi vedi ma mi percepisci.
Una carezza sulla guancia
lentamente scende dal collo
fino lambire il tuo morbido seno.
Uno spostamento improvviso, ti rubo un bacio.
Le tue labbra m’inseguono desiderose
ma si perdono subito nell’ignoto che ti circonda.
Senti però il mio respiro d’innanzi e ti fermi.
Ti mordi il labbro intriso del mio sapore.
Se non ti avessi legato i polsi dietro la schiena
tenderesti una mano per cercarmi.
In ginocchio tra i cuscini
ti devi fidare della mia parola;
tutto dipende dalla mia volontà.
Il mio sorriso felice ti si cela.
T’osservo e ti studio.
La liscia pelle lattea costellata dai nei.
Il tuo corpo spoglio mi si offre indifeso,
inerme contro il mio oscuro potenziale.
Ma sai che legata sei sicura;
mai violerei gli accordi pattuiti.
“Grazie per la fiducia” penso sincero.
Ti cingo la vita e ti bacio.
I brividi s’insinuano al mio tocco.
La passione cresce inebriandoci, trascinandoci,
togliendoci ogni dubbio, ogni paura.
Dissipando la nostra stanchezza.
Vivi, con i sensi attivi.
Anche se bendata sai dove sono
e mi cerchi sporgendoti verso di me.
Le mie braccia t’accolgono come una fortezza.
Tu circondata da me mi baci con ardore.
Le mie mani mappano il tuo corpo
scoprendo ogni segreto celasse,
scorgendo così tutti i tuoi punti sensibili.
Ormai non riesco quasi più a controllarmi
La mia passione tumultuosa prende il soppravvento;
t’azzanno alla gola come un predatore la sua preda
Nei miei occhi scintilla una lama di un coltello.
Con un abile taglio ti libero dai tuoi legami.

Ora non sei più indifesa, ed io, vincolato.

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