lunedì 18 maggio 2009

Sangue

Sangue! Sangue! Sangue!
il tuo fragile corpo trema
ti trafiggo con lo sguardo
non opponi resistenza
tu sei sola e mia
respiro il lezzo della tua paura
ma vedo nei tuoi occhi la voglia
il luccichio che tanto amo
curvi le labbra in un sorriso
ma lo celi subito dietro la maschera
ricambio e apro l’inferno
non hai scampo,e non lo desideri
io sono il signore tuo dio
tu ti sottometti grata d’ogni carezza
ma non disdegni la punizione
t’infliggo il purgatorio che tanto ambisci
non voglio sapere e tu parlare
uniti nel piacere e nel dolore
un legame forte ed altrettanto fragile
dura tutta una notte, ma non il mattino
tu te ne vai soddisfatta ed in pace
ed io ti osservo con occhi gelidi
ma carichi di nostalgia

2 commenti:

  1. Io vado via, lasciando dietro di me una scia di gocce di sangue affinché tu possa ritrovarmi. Ma tu giaci sazio, la tua vendetta ormai compiuta, in compagnia di un vago rimpianto che non sai definire. Bravo Bitterkalt (ma è giunto il momento di lasciare che il tuo cuore canti ancora).

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  2. Potessi consumare la mia vendetta! Ma come dici anche tu, mi lascerebbe solo ancora più vuoto dentro. Tuttavia è più facile distruggere che ricreare ed è per questo che destandomi seguo avidamente la scia del tuo sangue. Ed annegherei la mia tormentata esistenza in un mare tempestoso di voluttuosa condivisione.
    Infine, proprio poco prima del mio ultimo respiro nell'atto finale, il mio cuore comincia a cantare inebriandomi oltre l'eccitazione. Al culmine si sprigiona poi il grido, che mai riuscirei a trattenere, testimone di tutto il male che si dissipa dal mio cuore. In quei pochi secondi il mio mondo è perfetto, la mia mente in equilibrio ed ogni malvagità al di fuori di me.

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